Spesso e volentieri, si tende a rimandare e sottovalutare una delle operazioni più importanti in riferimento a qualsiasi impianto che si muove tramite sistemi di ascensione, ovvero la manutenzione. Soprattutto in riferimento agli ambiti condominiali, ci sono alcuni obblighi a cui il proprietario dello stabile non può affatto sottrarsi.
Uno di questi è sicuramente legato al controllo e alla verifica del corretto funzionamento dell’ascensore, rispettando tutti quegli obblighi che sono previsti da parte della legge. Proprio a tale riguardo, bisogna mettere in evidenza come le norme di riferimento siano contenute all’interno del DPR 62 del 1999 e, nello specifico, all’articolo 15.
Focus sulla manutenzione ordinaria
Quando si parla di manutenzione ordinaria, si fa riferimento a un’attività che deve essere svolta con una cadenza biennale, solo ed esclusivamente da parte di un ente specifico e autorizzato, ovvero che abbia ottenuto una certificazione abilitante per poter svolgere questo tipo di interventi, come ad esempio nel caso di Arteco. La ditta specializzata, tra l’altro, deve essere sempre indicata nella targa che si trova all’interno della cabina dell’impianto.
Dopo aver provveduto all’installazione e valutato il corretto funzionamento dell’ascensore, bisogna mettere in evidenza come la normativa ascensori che è attualmente in vigore prevede come la manutenzione ordinaria debba essere svolta da parte di un ente o un’azienda specializzata, che devono essere incaricati, come dicevamo in precedenza, dal proprietario dell’impianto.
La manutenzione periodica e ordinaria va portata a termine due volte all’anno e ha carattere ovviamente obbligatorio. La normativa prevede che tutti i vari impianti di ascensione che sono stati installati, debbano avere anche una specifica autorizzazione da parte del Comune in riferimento alla messa in esercizio, ma anche una particolare autorizzazione, il cui rilascio compete alla Asl, per quanto riguarda i controlli periodici che si riferiscono alla questione sicurezza.
Ciascuna azienda che si occupa di ascensori, però, deve rispettare quanto previsto dalla legge: ebbene, la normativa è stata recentemente integrata con il recepimento della Direttiva 2014/33/UE, che deve essere applicata sia a tutti quegli ascensori che sono in uso permanente all’interno di costruzioni private oppure condomini, ma anche a tutti quegli impianti di sollevamento che vanno a muoversi all’interno di spazi ben definiti.
Usare gli ascensori in sicurezza
Per poter sfruttare il servizio che viene garantito da parte di un sistema di ascensione in totale sicurezza, ad esempio all’interno di un condominio, è molto importante quindi che l’impianto stesso sia oggetto della manutenzione periodica, che deve essere affidata solamente a del personale specializzato.
In cosa consiste la manutenzione ordinaria? Si tratta di una tipologia di intervento il cui scopo primario è quello di andare a controllare che tutte le varie parti dell’ascensore funzionino nel migliore dei modi. Può capitare, alcune volte, infatti, che nel corso dell’attività verifica vengano rilevati dei piccoli guasti, che possono essere risolti anche molto in fretta, a patto però di agire in modo preventivo. Provate per un attimo a pensare cosa potrebbe succedere senza l’attività di manutenzione ordinaria? Quei guasti di ridotta e circoscritta entità potrebbero fare, con il passare del tempo, danni ben peggiori e richiedere senz’altro degli interventi molto più complessi.
Di conseguenza, nel corso dell’attività di manutenzione ordinaria, l’ente specializzato dovrà provvedere alla pulizia, così come alla lubrificazione, ma pure alla verifica complessiva del funzionamento di ogni componente principale che caratterizza l’impianto di ascensione. Giusto per fare un esempio, ci si deve concentrare in modo particolare sulle funi, così come sui vari sistemi di sicurezza. Si tratta di interventi e verifiche che vengono necessariamente ricomprese all’interno della manutenzione ordinaria.