Design sostenibile: la nuova frontiera dell’Home Project

Nella storia dell’umanità tantissimo è stato fatto, scoperto, cambiato, modernizzato, eppure, in alcuni casi, un ritorno al passato si rivela spesso un’opzione saggia.

È quello che sta succedendo, per certi aspetti, anche con l’home project ed il design.

Design sostenibile: cos’è?

La “chiamata” del Pianeta verso una conduzione più green della nostra esistenza sta coinvolgendo tutti i campi possibili, partendo da quello alimentare, passando per quello dei trasporti e finendo alla progettazione di spazi, interni, esterni, abitazioni ed uffici.

Per design sostenibile, così, si intende una risposta del settore completamente conformata a questo standard, che si esplica tra materiali riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili, non tossici, ma anche riassemblabili, riparabili e dalla lunga durata: una concezione come questa, ad esempio, rende più semplice anche un cambio casa, permettendo di considerare gli oggetti non più in maniera fissa e statica, ma dinamica, riadattandoli, quindi, anche a nuove metrature e concezioni di spazio. Ma non è tutto.

Un edificio che sia ecofriendly a tutti gli effetti è in grado di riscaldarsi autonomamente attraverso un bassissimo dispendio di energia e una valorizzazione delle risorse naturali, grazie a dei semplici meccanismi pratici: ecco perché chi progetta questo tipo di realtà si lascia anche affiancare dall’esperienza di un architetto, senza contare che allargando l’orizzonte all’urbanistica, è necessario mettere su una vera e propria squadra in grado di perseguire l’obiettivo a 360 gradi, coinvolgendo strutture, materiali e tecniche assolutamente in linea con la “buona salute” del Pianeta.

Costruire una casa da zero, o riadattarne gli spazi per poi abitarla, in questo modo, diventa una questione di progettazione e di ingegno: usufruire, per il maggior numero possibile di ore, della luce naturale (attraverso finestre, vetrate, lucernari ed altro), installare termostufe e termocamini in grado di alimentare anche termosifoni e impianti di riscaldamento per l’acqua calda, giocare con i composti e i materiali per ottenere il massimo in fatto di isolamento dalla temperatura esterna (e dall’umidità), sia in inverno che in estate… una serie di piccoli, ma fondamentali accorgimenti, insomma, che possono rendere davvero la nostra permanenza su questo pianeta più “indolore” in termini di sprechi, emissioni e inquinamento.

Riflettendoci, in fondo era la stessa concezione con la quale gli antichi Romani costruivano le loro incredibili terme, in un’epoca lontana dove l’elettricità non aveva nemmeno ancora in cantiere di fare la sua comparsa.

La questione economica

Sono in tanti a domandarsi se questo tipo di approccio, però, sia “sostenibile” anche per il portafoglio, nel senso più letterale del termine.

C’è da tener presente che uno stile di vita del riutilizzo e del riciclo è, ovviamente, molto a favore del risparmio e dell’economia circolare, ma anche che, allo stesso tempo, alcune di queste progettazioni intelligenti e di questi materiali da coinvolgere possono risultare estremamente costosi: in sostanza, si tratta di una forma di investimento diversamente distribuito, rispetto al solito, ma coerente.

Inoltre, nel lungo tempo, i vantaggi che se ne ricavano, anche in termini di risparmi, sono infiniti: d’altro canto, ad ogni buona semina corrisponde un altrettanto buon raccolto.

Rivolgendosi ai giusti punti vendita, tra l’altro, si possono anche portare a casa elettrodomestici ricondizionati, cioè usati ma rimessi a nuovo grazie alla possibilità di installare i giusti pezzi di ricambio: un esempio su tutti è quello del Folletto Vorwerk, il cui modello di ultima generazione è autonomo e super-sensibile ed addirittura capace di settare automaticamente le spazzole da utilizzare in base al tipo di pavimento; un gioiellino che, di certo, non è alla portata di tutti, ma che può far davvero comodo comprare con uno sconto importante, nell’ottica di uno stile di vita come questo.

In questi contesti, però, ciò che davvero conta è il “dove”. Perché di botteghe dell’usato che non offrono alcuna garanzia o di venditori avventati in rete ce ne sono tantissimi, ma non sempre riescono a soddisfare completamente le esigenze degli utenti (senza contare i casi in cui si rivelano fraudolenti e rivendono oggetti difettosi o malfunzionanti). Che siate interessati ad un frigorifero, ad un forno a microonde o ad un Folletto usato, quindi, quello che può davvero fare la differenza è affidarvi a chi ha tutte le carte in regola in fatto di feedback, garanzia post-vendita e assistenza.

Con l’eco-design, insomma, è tutto il sistema socio-economico ad essere coinvolto, motivo per il quale si potrebbe parlare più di una corrente di pensiero che di un semplice way of living!