Manutenzione ascensore: come bisogna comportarsi

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Tante volte c’è un po’ di confusione nel momento in cui si tratta della manutenzione degli ascensori, così come di tutti quegli impianti che presentano una certa affinità, come ad esempio i montascale, piuttosto che i montacarichi.

Ebbene, la manutenzione di tali impianti, quella ordinaria ovviamente, va portata a termine rispettando una cadenza ben precisa, che deve essere sempre pari a due anni. Molto importante, però, che tale compito venga effettuato solo ed esclusivamente da un ente qualificato e incarico, autorizzato da specifiche certificazioni come Amca Elevatori.

Cosa prevede la normativa attualmente in vigore

Dopo aver provveduto all’installazione, così come alla messa in funzione di un ascensore all’interno di ogni tipo di struttura, che sia privata piuttosto che pubblica, è chiaro che serve rispettare alla lettera quanto è previsto dalla normativa legata agli ascensori.

In base alla legge che è attualmente in vigore, infatti, per poter conservare in esercizio l’impianto, è il proprietario, piuttosto che l’amministratore di condominio nel caso in cui, per l’appunto, si tratta di un edificio destinato a tale scopo con vari appartamenti, a porre l’incarico di svolgere la manutenzione ordinaria nelle mani di una ditta specializzata.

Come abbiamo detto in precedenza, la frequenza con cui deve avvenire la manutenzione ordinaria è pari a ogni due anni. Si deve trattare, di conseguenza, di una manutenzione ordinaria e periodica. È fondamentale sempre prendere in considerazione come, nel caso in cui la ditta specializzata dovesse essere cambiata, sia il proprietario che l’amministratore di condominio hanno l’obbligo di trasmettere adeguate informazioni al Comune di competenza, mediante una specifica comunicazione. Non serve probabilmente nemmeno mettere più di tanto l’accento sul fatto che la manutenzione ordinaria sia dei montacarichi che degli ascensori è ovviamente obbligatoria.

Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, è ben emettere in evidenza come sia i montacarichi che gli ascensori che sono stati installati all’interno di un qualsiasi edificio, devono aver ricevuto sia l’autorizzazione da parte del comune in riferimento alla messa in esercizio, ma anche l’apposita autorizzazione da parte dell’Asl per poter completare i controlli periodici in riferimento alla sicurezza.

Manutenzione ordinaria: di cosa si tratta

Nel momento in cui si fa riferimento alla manutenzione ordinaria, è bene mettere in evidenza come sia necessario approfondire quanto riportato da parte della normativa attualmente in vigore.

Nel 2017, infatti, il Dpr n. 23 è stato introdotto, andando ad apportare diverse modifiche al Dpr numero 162 del 30 aprile 1999, primo vero e proprio punto di riferimento in questo settore, che a sua volta aveva recepito la Direttiva 95/16/CE.

La nuova normativa, invece, non fa altro che recepire le nuove indicazioni che sono previste da parte della Direttiva 2014/33/UE. In base a quest’ultima, tali norme devono essere applicate a tutti quegli ascensori che sono in utilizzo permanente all’interno di stabili privati piuttosto che commerciali.

I controlli che vengono svolti con carattere periodico sia agli ascensori che ai montacarichi hanno come obiettivo primario quello di capire se i vari dispositivi di sicurezza installati all’interno dell’impianto sono in grado di garantire ancora un corretto funzionamento. Non solo, visto che mirano ad accertare anche che le componenti da cui dipende la sicurezza dell’ascensore piuttosto che dell’impianto di sollevamento si trovano in condizioni di efficienza e di corretto funzionamento.

Le regole che si riferiscono alla manutenzione periodica devono essere necessariamente severe, ed è altrettanto fondamentale che tali operazioni vengano portate a termine solo ed esclusivamente da personale che ha ricevuto idonea qualificazione piuttosto che certificazione, andando a controllare in maniera precisa e scrupolosa ogni parte dell’ascensore.